Non abbiate paura, chi mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch'io lo riconoscerò davanti al padre mio.
Il vangelo di oggi parlava di esporsi alla luce
(di nuovo la luce :) )
e di annunciare a tutti ciò che Gesù ci sussurra all'orecchio..
L'incontro personale e la sperimentazione di Dio che avviene nel nostro intimo acquista quindi valore quando è condivisa quando è messa in comune, in comunione..
Un'esperienza o un pensiero nascono nel singolo ma vanno valutati all'interno di un mondo vastissimo e ricchissimo qual'è quello della dottrina e della tradizione, gli scritti dei Padri, dei santi.. Ma anche con gli stessi amici..
vedo con dispiacere che molti si costruiscono una religione 'fai da te'..
E non si affidano a quanto di bello è già stato fatto, non si affidano alla promessa dello stesso Gesù e alla Chiesa..
Se posso capirne le motivazioni non ne capisco il senso..
Come potrei credere a una cosa che ho deciso io di punto in bianco?
Crederei in me stesso :)
Secondo me credere è aderire..
Non vuol dire fare qualcosa che non si crede giusto; vuol dire disporsi a capire la Verità senza pregiudizi e aprirsi alla Parola..
Non è detto che una cosa che non riusciamo proprio a mandar giù
sia così per sempre..
Esiste la conversione..
Altro tema fondamentale, di cui parlerò più avanti..
Ciau
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